Salta al contenuto principale
  1. Tags/

Facebook

2024


Un vecchio trucco

·186 parole·1 minuto
Facebook sta chiedendo ai propri utenti il permesso per essere tracciati quando cliccano su un link che dalla piattaforma direziona verso l’esterno. È una cosa che già faceva, ma che adesso sta in qualche modo istituzionalizzando per offrire una parvenza di privacy che, in realtà, non esiste.

2022


Restare a casa nel metaverso

·187 parole·1 minuto
Facebook è nato per rivalsa nei confronti una ragazza ed è maturato come piattaforma di comparazione estetica di studentesse universitarie. Che risposta si poteva aspettare da Meta una utente molestata su Horizon Worlds?

2020


Il giardino recintato

·84 parole·1 minuto
Facebook sta unificando i servizi di messaggistica di Messenger e di Instagram. Immaginabile che seguirà anche WhatsApp. Internet sta diventando sempre di più un giardino recintato, ma con custodi alla porta che non vogliono farti uscire.

2019


Menare schiaffi al vento

·129 parole·1 minuto
Un paio di settimane fa Facebook ha ricevuto una multa da 5 miliardi di dollari dalla Federal Trade Commission in USA. Nello stesso giorno le azioni sono aumentate del 2%, il suo valore di 10 miliardi di dollari. La multa non ha cambiato il modo in cui la società raccoglie e condivide i dati, gli investitori hanno quindi sostenuto l’azienda perché il modello di business è rimasto invariato e vincente: investire in Facebook risulta ancora assai redditizio.

Il criptovalore della privacy

·249 parole·2 minuti
Facebook ha lanciato la propria criptovaluta con il supporto di partner d’eccellenza (VISA, Mastercard, Uber, Vodafone, Spotify, Paypal, Ebay e tanti altri) e creando un’organizzazione indipendente con base in Svizzera. Zuckerberg non è attendibile in tema di privacy e sicurezza, e quando si parla di soldi un minimo di credibilità è necessaria: se non si muoveva in questo modo, probabilmente in pochi lo avrebbero preso sul serio.

Facebook e la mancanza di rispetto

·359 parole·2 minuti
Facebook ha dimostrato ripetutamente una mancanza di rispetto nei confronti dei consumatori e delle loro informazioni, traendo al contempo profitti dal loro sfruttamento. Lo ha detto il procuratore generale di New York, Letitia James, in merito all’indagine aperta nei confronti di Facebook: ha raccolto gli indirizzi email dei contatti di almeno 1,5 milioni di utenti. Facebook si è giustificata sostenendo si sia trattato di un errore. Un errore, un milione e mezzo di utenti coinvolti.

2018


Acqua e vento, Facebook

·333 parole·2 minuti
C’era un amico che in maniera goliardica quando si congedava salutava con un malaugurante «acqua e vento!»: invece di augurare buona giornata o buona salute, lui si accomiatava auspicando tempesta. Acqua e vento!, e andava via.

Mi vendo la privacy che non ho

·389 parole·2 minuti
I nostri dati sono ovunque. Possiamo limitarne l’accesso, ma non smetteremo di usare Google, né Facebook, né il web. È una battaglia impari e già persa, scrive Ian Bogost su Internazionale.