Farewell
C’è un faro che deve illuminare sempre il tuo percorso lavorativo: puoi cambiare azienda.
Anzi: se cerchi un ambiente migliore di quello che vivi oggi, un riconoscimento economico che non il tuo attuale datore di lavoro non è in grado di soddisfare, se vuoi crescere e adesso non hai una possibilità immediata, se stai desiderando una nuova vita, un nuovo obiettivo o nuovi stimoli devi, fortissimamente, cambiare azienda. Non lasciarti scappare quell’occasione e non pensarci due volte.
Fallo e basta, come Nike. Ma fallo bene.
Ci sono decine di motivi per andar via, tutti assolutamente legittimi e personali, ma prima di lasciare il tuo posto assicurati di farlo in maniera trasparente, corretta e nel rispetto dell’azienda e dei colleghi. Assicurati, inoltre, di aver lasciato una giusta eredità.
Se dovessi decidere di andar via e i rapporti sono buoni, parlane col tuo responsabile e con le risorse umane: in un’azienda seria nessuno ti criticherà per una scelta personale.
Essere chiari ed evitare le ambiguità vi aiuterà a superare un periodo difficile per te, che dovrai presto faticare per una nuova avventura e resistere per abbandonare quella attuale, e per i colleghi e le colleghe che dovranno raccogliere e comprendere tutte le informazioni necessarie a proseguire le tue attività.
Il rispetto dei rapporti umani deve superare qualsiasi incomprensione ed eviterà di lasciare, ambo le parti, un ricordo spiacevole, ipocrita e doloroso.
Detto questo, una serie di raccomandazioni pratiche che sarebbe opportuno riuscissi a seguire.
Tutto ciò che hai fatto sarà accessibile ai colleghi e alle colleghe che restano: tutto quel che fai dev’essere quindi realizzato in maniera corretta, completa e documentata. Se hai abbozzato qualcosa, segnalalo, annotalo da qualche parte e se riesci prova a sistemarlo prima di andar via.
Se hai qualcosa in sospeso che puoi terminare, terminalo. Non lasciare stracci di attività da far ricucire ad altri.
Lascia una documentazione completa, chiara e il più possibile puntuale, delle cose che hai gestito in autonomia e per le quali non esistono riferimenti pubblici. Gli eredi non possono dannarsi provando a comprendere cose incomprensibili né devono disturbarti successivamente perché hanno trovato solo polvere tra le cose che d’improvviso hanno smesso di funzionare.
Sii riconoscente verso i colleghi e le colleghe, soprattutto se ti hanno insegnato qualcosa. Anche una sola.
Non scappar via. Solo le ombre scompaiono senza salutare.
Resta professionale, anche quando sai che la tua professionalità non servirà più. Fallo fino all’ultimo giorno.
Cerca di tenere buoni rapporti: mantieni una comunicazione aperta, seria e competente per preservare ricordo e azioni.
Ringrazia, se ne è valsa anche solo un po’ la pena.
Con l’augurio che non ti dovesse mai capitare niente di spiacevole, brinda sempre al tuo nuovo lavoro. Ma in quel caso offri tu.