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  1. Come la penso/

Che è pur sempre fiducia

·467 parole·3 minuti

Ci sono delle occasioni quotidiane, dei momenti, che mi suggeriscono, senza volerlo, dei paralleli col lavoro e con la gestione delle risorse. Cose semplici come, ad esempio, decidere che gadget regalare a tuo figlio o tua figlia: meglio un walkie-talkie o un orologio?

Di recente, un conoscente ha regalato un walkie-talkie a suo figlio. Lo usa per comunicare con lui quando è in cortile: torna a casa, gli dice; avvisami se ti sposti, gli urla; fammi sapere con chi stai giocando, e dove, e con cosa, gli gracchia. E grazie al walkie-talkie – ‘ché non c’ha il telefono, il bambino, per fortuna – grazie al walkie-talkie lo gestisce a distanza e gli comanda azioni. E se il bambino non esegue, che è pur sempre un bambino, lui continua a richiedere, a richiamare e a ordinare fino al successivo, e inascoltato, passo e chiudo!.

Noi, in famiglia, noi si è deciso di regalare a nostra figlia un orologio. Un orologio digitale economico, senza GPS, senza internet, senza tracciamento, senza walkie-talkie ma con tre funzioni essenziali: l’ora, che è pur sempre un orologio, la sveglia e la fiducia.

Condividiamo un orario, con nostra figlia, e lei sa che deve risalire all’ora stabilita. Se teme di dimenticarsene, perché si distrae, perché è pur sempre una bambina, lei si imposta una sveglia.

E quindi io pensavo che gestire un team di lavoro, alla fine, puoi decidere se gestirlo col walkie-talkie o con l’orologio. Puoi controllare, monitorare, intervenire e ordinare, oppure puoi dare fiducia, decidere insieme, condividere, e aspettare che suoni la sveglia.

Puoi creare un ambiente dove le persone, perché son pur sempre persone, dove le persone si sentono osservate, controllate, sfiduciate e comandate oppure puoi condividere obiettivi e aspettative, mandando un messaggio più chiaro che forte. Puoi credere nelle competenze di ognuno, oppure puoi dare priorità alla disciplina e al controllo. Puoi fare quel che vuoi, chiaramente, ma ti verrà restituito quel che fai, e quindi, forse, quindi vale la pena rifletterci un po’ su, prima.

Se gli dai l’orologio devi dotarti di pazienza, anzitutto, e della capacità di accettare che non tutto andrà come hai previsto vada, ma rafforzerai il legame del gruppo di lavoro e il clima di rispetto reciproco e di fiducia. Se gli dai il walkie-talkie, invece, aspettati l’attuazione degli ordini e poco più.

Insomma, pensavo, puoi usare un walkie-talkie o un orologio, e forse li puoi usare entrambi, ma devi sapere quando è il momento di richiamare e quando, invece, quando è il momento di fidarti.

Devi sapere che un ambiente in cui tutti possano dare il meglio, comunque la metti, è un ambiente sano, stimolante e positivo. E che se fuori si sente aria di pioggia, non c’è bisogno di urlare per rientrare: se hai fatto un buon lavoro, ognuno lo capirà da sé.