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Podcast, i miei ascolti del 2018

·628 parole·3 minuti

Tutto è nato con la radio. C’erano un paio di programmi che non riuscivo ad ascoltare in diretta1, per tempo e per orari, di cui quindi ne ascoltavo la registrazione. A quelli se ne aggiunsero altri, poi format pensati ad-hoc per il canale: oggi non ne posso fare a meno.

Non ho molto tempo libero, ma quando capita mi infilo un auricolare2 e ascolto podcast. Mentre sono in palestra, o quando mi sbarbo, o durante la guida o quando mi capita di stirare (sì, va bene, succede poche volte, ma succede). È una forma di reinvestimento di un tempo che, dal punto di vista dell’ascolto e dell’attenzione, andrebbe altrimenti sprecato. Se non ho bisogno di concentrarmi su quello che sto facendo, apro  Pocket Casts. Tecnologia, politica e informazione gli argomenti principali, il mio audio giornale.

Visto che dicembre è tempo di classifiche, mi piace condividere quelli che ascolto con continuità o, se terminati, che ho ascoltato durante l’anno.

  1. La copertina de  Il demone del tardi, con Gianmarco Bachi (e Lorenza Ghidini e Massimo Bacchetta). È la rassegna stampa di Radio Popolare, ne ascolto anche  gli approfondimenti: è la mia colazione informativa.  Bachi ha una verve e un ritmo impareggiabile, oltre ad essere un intervistatore acuto. Migliora la giornata.
  2. 2024 con Enrico Pagliarini. Trasmissione settimanale di Radio 24 sulla tecnologia, sul web, sui nuovi media. È decisiva per le interviste di approfondimento a personaggi e a realtà affascinanti che orbitano nel mondo dell’informatica e dell’innovazione. La versione podcast è una versione senza tagli di quella radiofonica.
  3. Radio CICAP è il podcast del  CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze. Tecnicamente non è dei migliori, l’audio a volte è registrato alla bell’e meglio ma la qualità degli argomenti – legati alle scienze, alla letteratura e più in generale allo scetticismo – colmano ampiamente il gap tecnico.
  4. Il Disinformatico è il podcast tratto dal programma della Rete Tre di RSI, con  Paolo Attivissimo. Notizie legate al mondo IT, alla sicurezza e al web, mediamente già conosciute dal sottoscritto ma raccontate con un tono molto user-friendly. Lo trovo divertente, oltre che interessante.
  5. Konrad è il podcast della sezione de  Il Post dedicata agli approfondimenti delle notizie legate all’Europa.
  6. Pagella Politica è il podcast del  sito omonimo dedicato al fact-checking delle dichiarazioni dei politici.
  7. A come America è un’altra trasmissione di Radio Popolare che ascolto molto volentieri: Roberto Festa parla della politica e della società americana.
  8. Il giorno delle locuste è il venerdì de Il demone del tardi: con Bachi c’è Andrea Di Stefano. Si parla di finanza e di economia in maniera arguta e più o meno semplice rispetto a come il tema viene trattato normalmente.

Ascoltati durante l’anno ma al momento terminati:

  1. Veleno è un podcast di Paolo Trincia e racconta la storia dei bambini di Massa Finalese che vennero allontanati dalle loro famiglie, accusate di riti satanici. Magnifico. È un podcast del 2017, quest’anno è stato raccontato l’ottavo episodio, un extra che racconta un’ultima verità.
  2. Lo stato dell’Unione, di Fabio Cassanelli e Andrea Sorbello: il racconto su quali sono e come agiscono le istituzioni europee. Terminato a maggio.
  3. Ce lo chiede l’Europa, di Simone Disegni e Andrea Fioravanti, ancora notizie da Bruxelles. Terminato a marzo.

Avviati da poco, ma di ottima speranza:

  1. Weekly Post, il nuovo podcast settimanale de Il Post con l’approfondimento di una notizia a settimana.
  2. Il Mordente, il podcast personale di Riccardo Palombo su tecnologia, lettura e sport.

E voi ascoltate podcast? Quali sono i vostri preferiti?


  1. uno in particolare, il fu  Lateral di Luca Bottura, sulla Capital che non c’è più. ↩︎

  2. porto sempre con me un cinesissimo ma piccolo e comodo auricolare Mpow: onestamente per i podcast di informazione non ha molto senso un dispositivo con una qualità così sopra la media. ↩︎