Comprate tutto
Da quando sono proprietario di una motocicletta mi è capitato di guardare molto pù spesso video su YouTube. Prima lo facevo poco, poi un po’ per curiosare tra test drive e comparazioni, un po’ per approfondimento teorico e infine per interesse, ho cominciato a spulciare con più assiduità il mondo dei contenuti video e, un po’ alla volta, a seguire le pubblicazioni di alcuni moto vlogger1, appassionati che commentano argomenti riguardanti il motociclismo generalmente mentre sono alla guida.
Molti dei video che guardo trattano recensioni di moto prodotte da vari marchi, generalmente imprestate da una concessionaria di fiducia da ringraziare. Quasi sempre i feedback sono positivi, i difetti pochi, le qualità eccezionali e il tono del commento particolarmente entusiasta. Stessa sorte per gli accessori, spesso regalati dall’azienda produttrice – e non la vuoi tenere, un po’ di gratitudine?
Mi sono convinto, quindi, che su Youtube non esistono recensioni negative, né per le moto né, a guardar bene, per i prodotti di tecnologia. Pochi criticano, pochi sono brutali, diretti, secchi: nessuno sconsiglia l’acquisto. Tutti farlocchi come su Amazon.
Le video recensioni, voglio dire, non servono più a niente. Non hanno assolutamente alcun valore: tutto è positivo, tutto è acquistabile perché tutto o quasi è sponsorizzato o gentilmente offerto.
Come succede da un po’ con i libri, niente viene più stroncato.
Internet è una delle cause di questo rammollimento. La rete ha alterato sia l’economia della critica (i giornali si sono rimpiccioliti e hanno poche pagine da dedicare ai libri, dunque i redattori le riempiono con i libri che bisogna leggere e non con quelli che andrebbero evitati) e anche la sua opportunità (gli insulti che un tempo erano divertenti se scagliati nell’immediatezza, vengono a noia quando rimangono online per l’eternità). La tendenza a reclutare recensori specializzati non ha certo aiutato. Se sei uno degli unici due esperti al mondo nella prima scrittura cuneiforme sumera e scrivi una recensione negativa sul libro dell’altro esperto, la cosa potrà anche essere divertente per venti minuti, ma poi te ne pentirai per vent’anni.
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Tralascio volutamente di commentare il termine vlogger, che viene da “video blogger” ed è terribile. ↩︎