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Lavoro

2018


Tutti comunichiamo e dovremmo sapere come farlo

·289 parole·2 minuti
La settimana scorsa mi trovavo fermo in auto in attesa che un’area di sosta si liberasse e mi fosse possibile parcheggiare, segnalando il mio intento con le quattro frecce attive e la retromarcia innestata. Un motociclista, non appena l’altra ha sbloccato l’accesso alle strisce, si è apprestato arrogantemente ad occupare il mio posto (me lo ero conquistato con minuti di noia e pazienza!) lasciandomi a metà manovra e rischiando di prenderlo in pieno. Il centauro in t-shirt è sceso dallo scooterone, ha gesticolato qualcosa nei miei confronti come risposta alla suonatina di clacson ed è entrato nella tabaccheria di fronte. L’uomo aveva stampato sul petto, in bella evidenza, il logo di un’azienda nostra cliente. Ne era, visibilmente, un dipendente.

Il team diversificato e le competenze non convenzionali

·388 parole·2 minuti
Sono un informatico per formazione e inclinazione, ho lavorato nell’ambito dello sviluppo (prima) e della consulenza (poi) preferendo sempre un approccio poco accademico e quanto mai ortodosso alle soluzioni tecnologiche. Non ho perciò mai avuto parecchie difficoltà a partecipare ai brief creativi della nostra azienda, a contribuire con proposte poco conservatrici verso i precetti di branding e di comunicazione B2B, più razionali e analitiche che promozionali. Ho sbagliato, ho imparato, mi sono confrontato, ho partecipato, ho rubato, ho studiato e ancora studio, ma la mia formazione eretica mi ha permesso di contribuire con un punto di vista meno astratto e più pratico.

Fare tardi, un problema che sembra un merito

·477 parole·3 minuti
I nostri uffici chiudono alle 18. Non è un ammonimento ai clienti poco tempestivi, né un manifesto di scarsa produttività: l’azienda ha deciso di chiudere alle 18 perché prima del lavoro, prima dei progetti e delle attività da svolgere, c’è tanto del resto.

Contro il logorio dell'urgenza moderna

·336 parole·2 minuti
Uno dei termini che con maggior frequenza è presente nelle prime righe delle email che ricevo, soprattutto nelle comunicazioni che arrivano per l’IT, è “urgente”: c’è da fare una modifica urgente, bisogna preparare un documento urgente, inviare una mail urgente, definire una stima urgente, completare una porzione del software urgente e così via, incasellando urgenze dietro altre. Una maledizione.