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Microsoft

2023


Pensalo come Clippy

·307 parole·2 minuti
Per Bill Gates l’intelligenza artificiale è la seconda rivoluzione tecnologica dopo l’interfaccia grafica (GUI) che ha trasformato i sistemi operativi – Windows in primis.

Pretese #15

·839 parole·4 minuti
Si parla di Mona, e potrei anche chiuderla qui. Ma si parla anche di Mastodon, di Nokia che si rifà il trucco, di Google e degli investitori, che non si fidano più; di Microsoft ♥️ iPhone, e di Linkedin ♥️ imbarazzo; di social network che si pagano e di ChatGPT, ChatGPT ovunque!

Pretese #13

·681 parole·4 minuti
Su Twitter, che ha bloccato l’autenticazione 2FA per chi non paga e che ha messo il turbo ai tweet di Musk, e su Bing, che pare «un po’ rimbambita», ma che non dobbiamo temere. Per ora.

Materiale superfluo

·299 parole·2 minuti
Microsoft, Meta, Amazon, Google e PayPal hanno licenziato migliaia di dipendenti che non sono stati altro che meri strumenti funzionali alla loro crescita. Strumenti che, al raggiungimento dell’obiettivo o all’evidenza del suo fallimento, non sono più necessari.

Pretese #10

·584 parole·3 minuti
Su AI che scrivono a bot e sulla spazzatura che aumenterà online, su Google che licenzia e su Google che viene denunciata, su Airbnb che è non è più quella di una volta, sul buy now pay later che è sì un vantaggio, ma ha anche tanti rischi, su Outlook mobile che finalmente diventa un client del 2023 e sulle firme generate dalle AI, che non ne abbiamo mai abbastanza.

Pretese #07

·531 parole·3 minuti
Su chatbot e motori di ricerca, social network e bidet, dissidenti, lavoro e scelte adeguate sul digitale.

2019


Tra gioco e autorità

·258 parole·2 minuti
Non lo so se è un difetto o un pregio, questa cosa che mi entusiasmo con dei nuovi flussi di lavoro e che, dopo un po’, mi rendo poi conto che la via vecchia era migliore della nuova. È successo qualche mese fa con Microsoft To-Do.

2018


Apple non è un dogma, ditelo a quelli

·394 parole·2 minuti
Ho amato i dispositivi Apple. Ne ho adorato follemente i sistemi operativi. Ho posseduto i primi tre iPhone disponibili sul mercato italiano e diversi Mac (mobili e desktop) per 9 anni. Poi basta. Dal 2012 utilizzo devices Android: il mio primo smartphone Google è stato un Galaxy Nexus. Dal luglio 2016 ho un notebook con Windows 10, un Surface Pro 4 di Microsoft. Ricordo le date degli switch, come i fumatori incalliti ricordano il giorno dell’ultima sigaretta. Ne ricordo le riflessioni che maturarono le decisioni e, non lo nascondo, le ansie per il salto verso l’ignoto. Ricordo, infine, il sospiro di sollievo e la soddisfazione per la scelta. Uscire dalla zona di confort, seppur informatica, procura sempre una certa ambascia.