Salta al contenuto principale
Il blog si è trasferito. Questa è una pagina non più aggiornata. Grazie!
  1. Blog/

Rinviare è un problema esistenziale

·198 parole·1 minuto

La procrastinazione è uno stato d’animo. Non è un approccio errato al lavoro ma la reazione a una condizione psicofisica negativa indotta da ansia, noia, insicurezza, bassa autostima, frustrazione eccetera. È un problema legato alle emozioni e non alla produttività.

Ed è una cosa irrazionale: rimandiamo al futuro un’attività che dovremmo svolgere come se nel futuro non dovessimo essere noi stessi a completare la stessa attività.

Dr. Hershfield’s research has shown that, on a neural level, we perceive our “future selves” more like strangers than as parts of ourselves. When we procrastinate, parts of our brains actually think that the tasks we’re putting off — and the accompanying negative feelings that await us on the other side — are somebody else’s problem.

Ne scrive, tra altre cose interessanti,  Charlotte Lieberman sul New York Times.

Approcci, software e abitudini sono superflui se non ci siamo con la testa: se non ci va di fare una cosa, non facciamola, ma non sentiamocene sconfitti. Trattiamoci con gentilezza. Se il problema è esistenziale, rivalutiamo il problema, riconsideriamolo. Fa’ niente, non affliggiamocene. Auto-compatiamoci. Perdoniamoci.

Io ad esempio ho un blog che non curo. Volevo scriverne ma procrastinavo. Provo ad assolvermi con questo post.