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La giostra della posta

·380 parole·2 minuti

Saranno almeno sei mesi che switcho tra server e client email indeciso su come gestire la mia posta elettronica personale. Gmail, iCloud, Proton e poi ricomincia il giro dei servizi; provo Mail App, Outlook, Thunderbird, Spark, amenità varie e altro giro ancora sui client. Ma puntualmente, ogni volta che la giostra riparte, si ferma inesorabilmente su Gmail.

Le funzioni, la comodità, l’esperienza e la semplicità di gestione della mail di Google è inarrivabile, non esiste paragone con nessun altro client; la sicurezza è garantita dalle attenzioni che sono riposte nel controllo fortificato dell’accesso; la privacy, eh la privacy: Google garantisce, poi c’è da fidarsi, se ci si vuol fidare. Ma, come ha giustamente  commentato su Mastodon Alessio Maffeis:

… Email, per come si è diffusa, non è fatta per scambiare informazioni sensibili […].

E quindi trovo piacere nel leggere che, comunque, non sono l’unico frustrato che prova periodicamente a cercare una risposta sul come gestire sempre meglio la propria posta personale1, su che servizio usare e quale client scegliere, e finire irrimediabilmente per riconfermare Gmail.

Sometimes when I change software, I end up switching back. I get excited about the fresh vibes, like moving the living room couch, then find enough little annoyances or rough edges that the temptation to move back overwhelms.

Email clients are notorious for that. I get tempted by the aesthetics. Or tempted by the features. Or tempted by the fact that I see how happy other people seem to be using some new email client. Then I end up back at Gmail in a browser tab.

Chris Coyier, nell’ introduzione al suo post in cui parla di browser2, tratta di striscio il tema e mi ci trovo rispecchiato fino ai piedi.

Gira che ti rigira mi trovo a rientrare sempre nella mail di Google, una giostra troppo divertente, utile, comoda e – ammettiamocelo! – sicura per cambiare biglietto e salire a giocare su altre.


  1. Per lavoro abbiamo scelto, per ragioni storiche e legate a servizi che già venivano usati in azienda, le soluzioni 365 di Microsoft; con vecchi lavori ho usato con altrettante soddisfazione Google Workspace. Restando su un profilo strettamente professionale, a oggi non mi discosterei da una delle due suite. ↩︎

  2. Di  Arc, in particolare, che devo ammettere non aver mai provato. Per ora. ↩︎