Si parla di telecamere e di riprese che non si vuol dare alla polizia che però le riesce ad avere lo stesso, e degli assistenti vocali che hanno sperperato il loro vantaggio sulle AI. Una parola sulla VPN di Google, una sulla depressione degli adolescenti, un’altra sul privilegio e per finire: cristalli di neve.
I nostri dati sono ovunque. Possiamo limitarne l’accesso, ma non smetteremo di usare Google, né Facebook, né il web. È una battaglia impari e già persa, scrive Ian Bogost.