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Scuola

2023


La scuola è un'emozione fisica

·145 parole·1 minuto
Ci son poche cose belle nella vita come l’apprendimento e l’insegnamento. Cioè l’esperienza di un maestro che sta lì, nel momento che sta spiegando o lavorando con un allievo, guarda… a parte che è erotismo puro, pulito, nel senso… non voglio dire né colpevole né con sottofondi equivoci, no, è proprio una forma di emozione fisica, insegnare e apprendere.

Pretese #17

·687 parole·4 minuti
Si parla di due Internet, di quella bella e di quella orribile, di quella che ti lascia senza fiato e di quella che ti lascia senza parole. Poi di Mozilla che vuole costruire un’AI etica; della scuola che dovrebbe, con l’AI, ma non riesce; della posta su iCloud che ancora non lo so.

Facciamo ancora i compiti

·620 parole·3 minuti
Saper chiedere a un robot è, oggi, parimenti importante che sapersi leccare l’indice per sfogliare il Piccolo Palazzi: è acquisire competenze formative che serviranno sempre e in migliaia di contesti diversi. La conoscenza nasce dallo stimolo all’approfondimento, alla curiosità e alla competenza. È quello che insegnerò a mia figlia.

Assistimi con i compiti

·353 parole·2 minuti
Durante l’ultimo weekend ho aiutato Bimba con i compiti. Doveva completare delle schede sulle quali associare degli animali alla loro modalità di gestazione: non me ne ricordavo la classificazione e dovevo scegliere se farmi aiutare da un’enciclopedia, da Wikipedia o da Google Assistant. Ho scelto quest’ultimo.

Pretese #09

·733 parole·4 minuti
Su Twitter e su CatGPT, soprattutto, ma anche sull’Ucraina senza il supporto dell’occidente, sulla scuola e sugli studenti che copiano dalle AI, sugli sviluppatori senza più la propria applicazione, su Tesla e la malafede di Musk.

2022


Pretese #04

·459 parole·3 minuti
Su Europa, articoli sponsorizzati, concerti, Google, scuola e sulla sicurezza di Mastodon.

La classe della ricreazione

·191 parole·1 minuto
I bambini e le bambine dovrebbero studiare i sistemi e le logiche su cui si baseranno le tecnologie future, e non tanto quelle oggi. Circa la metà dei lavori attuali, soprattutto quelli di routine, verranno eliminati o automatizzati nei prossimi 20 anni: in un mondo che evolve e cambia in maniera così rapida, dovremmo quindi insegnare loro le capacità di imparare, di adattarsi, di progettare, di analizzare, di empatizzare.