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Pretese #09

·733 parole·4 minuti

Sconfitte #

Cosa sarebbe accaduto in Ucraina senza la resistenza e senza il sostegno dell’Occidente? Zelensky e famiglia sarebbero stati uccisi, Kiev conquistata, il Paese sottomesso dall’esercito russo, la NATO nel caos, l’Europa senza soldi. Ci sarebbero campi di concentramento, prigioni e camere di tortura in Ucraina, generazioni di intellettuali sepolti in fosse comuni, libri rimossi dalle scuole, storia riscritta, lingua ufficiale cancellata, bambini rapiti e portati in Russia.

Questo e altro nell’inquietante scenario immaginato da Anne Applebaum su The Atlantic.

Illusi #

Il video falso di Tesla che nel 2018 mostrava una Model X guidare sola per strade californiane, dimostra la regola con la quale Musk – che condivise su Twitter il video spacciandolo per vero – si approccia alle cose che fa: scorrettezza, impegni disattesi, malafede. Come potevamo aspettarci il sole dell’avvenire sul cielo di Twitter. Illusi, noi tutti.

Scraping che ora pazienza #

Se il costo mensile stimato per tenere in piedi ChatGPT è di circa 3M $ e i ricavi a oggi sono pari a zero, quali problemi porterebbero porsi OpenAI e compagnia bella di fronte a una eventuale opposizione dei detentori di diritti sui contenuti con i quali, probabilmente senza rispettarne le licenze, la società ha addestrato la propria AI?

L’obiettivo di arrivare e farlo prima degli altri è raggiunto pur non rispettando il codice della strada. Ora fate pure le multe.

AI sbagliato #

Il compito della scuola è quello di formare, ma in realtà non succede. Succede che c’è chi deve prendere un buon voto (ma dovrebbe imparare), e chi assegnare voti (ma dovrebbe verificare che i primi hanno imparato). In questo contesto un compito copiato da ChatGPT, da un compagno o da un insegnante privato è la stessa cosa, la stessa conseguenza di una scuola che non funziona. Non è l’AI il problema.

Ne scrive Antonio Vigilante sul suo blog.

Perché uno studente dovrebbe imbrogliare? Perché il suo interesse è prendere un buon voto, non imparare. E per prendere un buon voto, il vero fine del suo stare a scuola, ogni mezzo vale. Valgono mezzi discutibili come far fare i compiti a qualche altro, mezzi disonesti come copiare e mezzi disonestissimi come studiare, ossia riprodurre alla perfezione il discorso del libro di testo simulando un apprendimento che non c’è. La scuola è un luogo in cui alcuni cercano a ogni costo di strappare un voto e altri stanno lì a sorvegliare che ciò avvenga con merito: se non con quel merito che viene dal possesso della conoscenza, almeno dal merito che viene dall’aver sofferto abbastanza. E questo vuol dire che la scuola ha problemi davvero molto più seri dell’intelligenza artificiale.

I ragazzi copiavano e baravano per avere buoni voti anche senza ChatGPT, anche senza internet, pure senza i cellulari. C’è sempre stato, a scuola, chi frequenta per imparare (per volontà o costrizione), chi per prendere buoni voti (per tanti eventuali motivi) e chi per essere promosso. A mio avviso il problema è sempre stato che il sistema scolastico, purtroppo, era ed è qualche passo indietro rispetto al coinvolgimento degli studenti.

Il nuovo strumento, quindi, facciamolo entrare nelle scuole, facciamo sì che imparino ad usarlo gli studenti (facile) e gli insegnati (più difficile), si insegni loro a sfruttare le risposte di un’AI, a verificare le fonti, ad arricchirne i contenuti, a migliorarne forma e sostanza.

Anche le AI sono qui per restare, nasconderle nel ripostiglio non le fa scomparire dalla casa.

Terrific #

Twitter inserisce nell’accordo con gli sviluppatori una nota che spiega che non possono sviluppare un prodotto sostitutivo alle app ufficiali. I client di terze parti muoiono qui. Altre piume perse in volo per l’uccellino. Probabilmente, ma è una speculazione anche se non solo mia, Twitter con i client terzi non fa utili perché non può mostrarvi pubblicità, quindi l’obiettivo è quello di riportare tutti gli utenti sulle app ufficiali.

In bocca al lupo a chi con Twitter aveva costruito il proprio business e ora deve ricominciare da capo. La mia solidarietà a Twitterific e a tutti gli altri sviluppatori rimasti senza una propria app.

Vi aspettiamo su Mastodon.

#Pretese è una serie che raccoglie brevi post rielaborati da cose pubblicate su Mastodon, dove ho configurato la rimozione automatica dei contenuti dopo novanta giorni. Sono, generalmente, link ad articoli che ho letto e ritenuto interessanti o considerazioni di cui ho piacere che resti traccia a mo' di promemoria, per riflessioni da approfondire in futuro o per produrne ulteriore discussione.